di e con Silvia Elena Montagnini supervisione artistica Bobo Nigrone supervisione scientifica Prof. Silvia Casassa – Dip. Chimica / Unito disegno luci e allestimento Marco Alonzo Teatro di narrazione, dagli 11  anni   Questa è la storia di una grande avventura. Marie Curie non è stata solo una scienziata immensa, una pioniera dell’emancipazione femminile; Marie è stata un’avventuriera, un’esploratrice nel vero senso della parola. Ha navigato in mari di pregiudizio, ha scalato montagne di difficoltà, scegliendo sempre la sua rotta, con una dedizione ascetica allo studio e alla scienza, ma anche un amore incommensurabile verso la natura e l’essere umano. La sua storia è densa di passione, tenacia e volontà, è un’avventura ispiratrice dedicata ai ragazzi e alle ragazze di oggi. Lo spettacolo in forma di monologo racconta, con pochi oggetti scenici, uno spaccato storico incredibile: quello dei primi del Novecento, periodo in cui tutto è possibile, le Grandi Guerre sono ancora da venire, il Positivismo alimenta la speranza e la Scienza è il baluardo dell’evoluzione del genere umano. In questo contesto si colloca Maria Sklodowska, una giovane polacca che con le sue sole forze e – per un periodo – un grande uomo di fianco, riesce a fare una scoperta che rivoluzionerà il mondo a venire. La ricerca drammaturgica, potendosi avvalere di una gran quantità di materiale biografico, racconta non solo la parte epica e scientifica, ma cerca di cogliere anche la parte umana: le scelte, le difficoltà, le motivazioni profonde che hanno spinto lei – come altri grandi menti dell’inizio del secolo scorso –  a indagare oltre il conosciuto, per rivelare nuove e inimmaginabili prospettive. (fonte: teatroonda )
con il patrocinio di:
® Scienza Fantastica 2020
di e con Silvia Elena Montagnini supervisione artistica Bobo Nigrone supervisione scientifica Prof. Silvia Casassa – Dip. Chimica / Unito disegno luci e allestimento Marco Alonzo Teatro di narrazione, dagli 11  anni   Questa è la storia di una grande avventura. Marie Curie non è stata solo una scienziata immensa, una pioniera dell’emancipazione femminile; Marie è stata un’avventuriera, un’esploratrice nel vero senso della parola. Ha navigato in mari di pregiudizio, ha scalato montagne di difficoltà, scegliendo sempre la sua rotta, con una dedizione ascetica allo studio e alla scienza, ma anche un amore incommensurabile verso la natura e l’essere umano. La sua storia è densa di passione, tenacia e volontà, è un’avventura ispiratrice dedicata ai ragazzi e alle ragazze di oggi. Lo spettacolo in forma di monologo racconta, con pochi oggetti scenici, uno spaccato storico incredibile: quello dei primi del Novecento, periodo in cui tutto è possibile, le Grandi Guerre sono ancora da venire, il Positivismo alimenta la speranza e la Scienza è il baluardo dell’evoluzione del genere umano. In questo contesto si colloca Maria Sklodowska, una giovane polacca che con le sue sole forze e – per un periodo – un grande uomo di fianco, riesce a fare una scoperta che rivoluzionerà il mondo a venire. La ricerca drammaturgica, potendosi avvalere di una gran quantità di materiale biografico, racconta non solo la parte epica e scientifica, ma cerca di cogliere anche la parte umana: le scelte, le difficoltà, le motivazioni profonde che hanno spinto lei – come altri grandi menti dell’inizio del secolo scorso –  a indagare oltre il conosciuto, per rivelare nuove e inimmaginabili prospettive. (fonte: teatroonda )
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